P.S. Per una lettura più dettagliata, si consiglia di aprire l’allegato “0” e stamparlo, quindi visionare sul linck le varie tavole (allegati 1 – 10 pdf) oppure di stamparli, ma in questo caso occorre eseguire la stampa a colori.
Allegato 0: compendio illustrativo
Allegato 1: Mappa tardo ‘700 – ‘800 (dal libro Prof. Salvetti)
Allegato 2: Estratto mappa 25.02.2015
Allegato 3: Mappa Google con indicazioni
Allegato 4: Fotoaltimetrico di inquadramento (scala 1 2.000)
Allegato 5: Fotoaltimetrico di dettaglio (1 500)
Allegato 6: Schizzi amanuensi Mons. Adriano Bernareggi
Allegato 7: Storia della costruzione del complesso
Allegato 8: Sezione interna in corrispondenza della cappella del 1492 (scala 1 200)
Allegato 9: Costruzione della prima Chiesa con porticato
Allegato 10: Planimetria d’insieme del Santuario (scala 1 200)
La Parrocchia di Santa Maria Assunta in San Gallo (Comune di San Giovanni Bianco) comprende, oltre alla località San Gallo che fino al 1928 costituiva Comune autonomo, una serie di borgate sparse nel circondario, sorte per motivi socio-economici legati alla prevalente attività agrosilvo-pastorale della zona.
La storia della Parrocchia nasce nei primi secoli del secondo millennio, quando per motivi di carattere demografico e di sostentamento, la gente si sposta dalle zone più popolose della pianura intorno alle città e comincia a popolare le zone pedemontane. Il fenomeno è incentivato anche dal convincimento della minore esposizione rispetto alle conflittualità locali ed alle periodiche invasioni ad opera di altri popoli.
Acquisite le condizioni di vita essenziali (permanendo tuttavia nella miseria del tempo), si attivavano per costruire luoghi di culto legati alla tradizione Cristiana. Contestualmente realizzavano anche un edificio ad uso abitativo, onde ottenere dall’autorità l’assegnazione di una figura religiosa.
Ed è così avvenuto anche per la Parrocchia di San Gallo dove si è edificata una Chiesa, con la presenza stabile di un Parroco, fino a pochi decenni fa coadiuvato anche da almeno un altro Sacerdote. Nel tempo si sono costruite Santelle e piccoli Oratori nelle borgate più popolose. Quando la Parrocchia si estendeva alla territorialità del Comune di San Gallo fino alla sponda idrografica sinistra del Fiume Brembo, tra le altre facevano spicco le Chiese “secondarie” di San Rocco, in località Mulini (sulla sponda del Fiume Brembo) e dei Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena, in località Piazzo; inoltre, nelle vicinanze della località “Callagagno” era presente un Convento di PP. Cappuccini. Di queste specifiche realtà, nate nel 17° secolo, sussiste oggi solo qualche frammento; la chiesa dedicata a San Rocco è stata demolita nei primi anni del 20° secolo, in quanto inglobata in un complesso produttivo: è visibile un affresco di facciata, organico alla muratura di un edificio industriale. La Chiesetta dei Santi Francesco e Caterina è stata sconsacrata da almeno un secolo; utilizzata per anni come deposito, è attualmente vuota ed abbandonata. Il Convento dei Cappuccini è stato abbandonato alla fine del 19° secolo e trasformato in case di abitazione; si è conservata la Chiesa, posta nelle immediate vicinanze dell’Ospedale costruito negli anni ’50.
La storia del Santuario della Madonna della Costa (qui trattato) ha origini anteriori, più precisamente nell’anno 1492 ed ha sicuramente avuto migliore attenzione rispetto a quanto descritto. Con ogni probabilità per la storia che annovera un prodigio, ma forse anche perché territorialmente rimasto nell’ambito della realtà Parrocchiale di San Gallo, a differenza degli altri luoghi sopra descritti, che entrarono invece a far parte della Parrocchia di San Giovanni Bianco.
Il culto della Madonna della Costa inizia storicamente il 4 aprile 1492 con un prodigio manifestatosi in una casa privata su un quadro che raffigura la Vergine con il Bambino in braccio; si narra che già nelle settimane immediatamente successive, diverse persone poterono beneficiare di eventi miracolosi inspiegabili. Ebbe inizio quindi la venerazione.
Per andare incontro alle sempre crescenti richieste di fedeli interessati al culto che in questi cinque secoli ha elargito (e tuttora elargisce) molteplici benefici, come testimoniato dai numerosi “ex voto” presenti nel Santuario, la Parrocchia ha maturato l’idea di postare un sito sul web. La decisione nasce da richieste sempre più crescenti di singoli e gruppi di fedeli che giungono al Santuario o chiedono di poter effettuare un pellegrinaggio.
Questo documento, corredato anche da grafici, fa parte di un insieme di atti, ciascuno dei quali tratta una materia specifica legata al Santuario, che (si spera) possa risultare utile ad acquisire notizie che consentono al pellegrino di apprezzare appieno tutte le peculiarità del luogo di culto anche attraverso una visita di poche ore.